Si fa presto a dire "bronzo"...

Come si realizza una scultura in bronzo?

Incredibilmente, la tecnica odierna è molto simile a quella impiegata in Grecia nel settimo secolo AC, da quando in sostanza è stata codificata la fusione della statua cava (prima di allora si fonderanno solo statue piene, di limitate dimensioni).
Naturalmente l'impiego della saldatura in epoca moderna ha consentito di raggiungere dimensioni un tempo inimmaginabili, ed ha anche facilitato molto il lavoro (fino al XIX secolo era necessario fondere in pezzi unici le opere, o mascherare le giunzioni al meglio).
Il recente avvento delle gomme siliconiche ha ulteriormente semplificato la realizzazione dei calchi, ma il procedimento è in sostanza immutato.
Le fasi sono articolate, perché il bronzo va colato in una forma (negativo), che deve essere ricavata su entrambi i lati della superficie del modello (altrimenti la scultura non verrebbe cava, ma piena). Occorrerà quindi realizzare una serie di calchi e contro-calchi (negativi e positivi), con un procedimento che dura tre o quattro settimane.

Schematicamente, per una scultura di piccolo e medio formato, partendo dal modellato in creta o plastilina fornito dall'artista:

1. viene realizzato un calco del modellato dell'artista (1° negativo);
2. viene realizzato il "modello in gesso" (1° positivo), utile ad evitare di lavorare sul modellato in creta o plastilina (duttile);
3. viene realizzato un calco in gomma siliconica sul modello (2° negativo);
4. viene realizzato un positivo in cera dello spessore di circa mezzo centimetro (2° positivo);
5. il positivo in cera viene riempito di terra refrattaria, e rivestito esternamente di terra refrattaria; cotta, prenderà la funzione di calco per la colata (3° negativo);
6. Nello stampo viene colato il bronzo, e si ricava la scultura finale (3° positivo);
7. Ripulita, cesellata e patinata, la scultura in bronzo è pronta.

Il procedimento è assai complesso, specialmente nel caso di sculture di grandi dimensioni. Il costo di un'opera in bronzo è elevato non solo a causa del costo del materiale da impiegare (il bronzo artistico è una lega di rame, stagno, zinco, manganese), ma soprattutto per la complessa lavorazione che richiede.

Foto: Fonderia Artistica Mapelli (Milano). La preparazione della cera nel calco in gomma siliconica.


Avendo presente tutto il lavoro che c'è dietro, si può ben capire quanto sia importante l'abilità del Mastro Fonditore nella produzione di una scultura in bronzo.
A poco servirebbe il talento dello scultore, se poi il Mastro Fonditore non fosse in grado di tradurre in bronzo l'opera d'arte.
Ed infatti solitamente sulle opere in bronzo si trovano sia la firma dello scultore che il marchio della fonderia, a pieno titolo.

Foto: Fonderia Artistica Mapelli (Milano). Il forno pronto ad accogliere gli stampi in terra refrattaria


In Italia abbiamo una tradizione unica nell'arte della fusione a cera persa, un vero patrimonio culturale ed umano. Sono numerose le fonderie di primissimo piano, che con il loro lavoro hanno contribuito all'affermazione di importanti artisti.

Foto: Fonderia Artistica Mapelli (Milano). I crogiuoli per la fusione del bronzo.


Per approfondimenti sulla tecnica, rimando al sito della Fonderia Artistica Mapelli (Milano).

Torna al blog