L'arte figurativa contemporanea
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Non sarà sfuggito ai più attenti osservatori del panorama artistico il diffuso, rinnovato interesse per l'arte figurativa, intesa come arte rappresentativa di soggetti reali o di fantasia, in forma più o meno realistica o stilizzata, storicamente in contrapposizione con l'arte astratta e concettuale.
Una delle ragioni di questo rinnovato interesse per l'arte figurativa può essere ricercata nella migliore facilità comunicativa dell'opera: se il soggetto raffigurato è riconoscibile, è più facile per l'osservatore formulare una propria valutazione estetica del pezzo. Se il sentimento espresso è manifesto, sarà più facile poter entrare in empatia con l'opera d'arte. In altri termini, l'opera piace perché comprensibile, e non perché suggerita da altri.
Una seconda ragione, legata alla prima e credo oggi più che mai emergente, è una certa assuefazione all'arte astratta e concettuale, sempre più sovente realizzata con poco sforzo e scarsa fantasia. Non senza ragione, in molti hanno cominciato a sospettare delle proposte artistiche delle gallerie, impegnate a fornire una giustificazione ad opere che in tutta evidenza non avevano richiesto alcun particolare impegno realizzativo, o che presentavano per l'ennesima volta lo stesso soggetto senza alcuna variazione di rilievo.
Con ciò non intendo dire che l'arte astratta non abbia una sua ragione d'essere; esistono naturalmente artisti capaci, che con l'astrattismo riescono ad esprimere concetti profondi e suscitare emozioni ed interrogativi nell'osservatore. Tuttavia, in ragione di una presunta opposizione all'Accademia ed al classicismo, estesa senza distinzione all'arte figurativa in sé, per lungo tempo gli artisti dediti al figurativo hanno subito una forma di ostracismo da parte dell'intellighenzia artistica, così che, col tempo, al termine "contemporaneo" si è di fatto associato unicamente il genere astratto o concettuale.
Solo recentemente, finalmente, si è tornati a comprendere che anche con l'arte figurativa è possibile fare arte "contemporanea": contemporaneo nel senso di attuale, contingente. Un'opera d'arte, per essere tale, deve poter suscitare non solo emozioni, ma possibilmente far emergere interrogativi in chi la osserva. L'arte, se è tale, è sempre contemporanea. Tematiche contingenti come i flussi migratori, il cambiamento climatico, la dignità della donna, l'isolamento dell'uomo "socialmente connesso", possono essere espressi meravigliosamente con l'arte figurativa: basta esserne capaci.
Questo genere contemporaneo, anche detto "Contemporary Fine Art", ha trovato una sua felice collocazione nel museo d'arte contemporanea figurativa di Barcellona, il MEAM - Museu Europeu d'Art Modern. Inaugurato nel 2011, costituisce oggi un vero faro per gli artisti che amano questa forma d'arte applicata all'arte contemporanea. Le ragioni fondative di questo incredibile museo sono ben espresse nel suo Manifesto, di cui cito un estratto:
Questa nuova espressione richiede [...] un’arte diretta, espressiva, completa, assoluta, reale, comprensibile e fantastica, capace di generare illusioni e di risvegliare ammirazioni in tutti gli spettatori che, in questo modo, potranno riappacificarsi con l’arte del proprio tempo e sognare illusioni ad oggi completamente dimenticate.
Pertanto, l’arte deve essere assimilabile dallo spettatore, deve essere capace di comunicare con lui, di creargli illusioni, di risvegliare ammirazione, di aprire il cassetto dei sogni. L’arte deve essere diretta all’uomo comune, non all’erudito o allo specialista. L’arte deve parlare il linguaggio del popolo, non degli accademici.
L’intellettuale può scrivere interessanti saggi riguardo l’essenza dell’arte, ma l’artista non vive di quei saggi. Gli accademici possono applaudire artisti già consacrati, ma questo non gli garantisce di riuscire a sopravvivere al proprio tempo. L’unico significato dell’arte è la capacità di stabilire un contatto con la gente, di raggiungere le persone di quel periodo storico, di arrivare alla sensibilità di uno spettatore medio e sedurlo. La cosa certa é che per fare ciò non servono titoli, né diplomi. È sufficiente saper creare.
Il resto dell'articolo è leggibile al seguente link:
https://www.meam.es/it/about/
© CC BY